Quali sono le differenze tra il sistema di sospensioni Hydrolastic, chiamato dagli inglesi "Wet" (bagnato) ed il sistema a coni in gomma detto dagli inglesi "Dry" (secco)?
Se rimaniamo nel "mondo" Innocenti ricordiamo che il sistema Hydrolastic è stato impiegato su tutte le Mini berlina dalla presentazione nel 1965 a tutta la produzione delle MK3, quindi ad inizio 1972.
Il funzionamento è spiegato nella pagina dedicata al sistema Hydrolastic.
Le versioni giardinetta hanno invece sempre impiegato i coni in gomma.
Qui invece vediamo le differenze dei singoli componenti del sistema.
La prima cosa che si nota è che l'impianto Hydrolastic è interconnesso tra anteriore e posteriore per ogni lato. Il fondo dell'auto viene attraversato da due tubi bloccati da dei lamierini. Questi due tubi sono in aggiunta a quello del carburante e dell'impianto frenante.
I due tubi arrivano nel vano motore risalendo tra telaietto anteriore e scocca fino alla traversa, dove sono posizionate le pompe freni e frizione dal lato guida, nella zona del tubo flessibile della frizione dall'altro.
Sul telaio posteriore arrivano fino alla traversa finale dove sono fissate ad un giunto a T e si trova il punto di ricarica dell'impianto.
Tutti questi componenti non sono presenti nelle versioni "Dry".
Nel vano motore delle Hydrolastic sono ben visibili i tubi in gomma che partono dai tubi metallici e si raccordano nel boccione in gomma e metallo attraverso i fori nella traversa dove viene fissato il telaietto anteriore. Naturalmente nelle versioni "Dry" non sono presenti.
I boccioni sono ancorati al telaietto attraverso dei denti metallici e per fissarli bisogna ruotarli fino al bloccaggio. Quindi i telaietti anteriore e posteriore hanno quattro flange che permettono il bloccaggio nella propria sede del boccione in metallo. E' presente anche un lamierino metallico avvitato sul fianco del telaietto che mantiene il boccione metallico in sede. Le versioni "Dry" hanno solo la sede per il cono in gomma senza nessun fissaggio.
- Nelle Mini successive al 1976, e quindi ne sono escluse le Innocenti, il telaietto anteriore è stato modificato. Sono scomparsi i prigionieri e sono stati impiegati dei bulloni per fissarlo superiormente. Inoltre hanno montato degli spessori in gomma nei vari punti di ancoraggio del telaio anteriore alla scocca per ridurre le vibrazioni.
Proseguendo nella meccanica, al termine dell'elemento Hydrolastic è direttamente presente la sfera lubrificata (knuckle joint in inglese) che va ad inserirsi nel braccetto superiore della sospensione.
Le versioni con i coni in gomma hanno invece un tronco di cono di raccordo in alluminio nel quale poi è inserita la sfera lubrificata.
- Questo raccordo in alluminio solo nelle versioni "Dry" viene sostituito spesso da una modifica che permette la regolazione dell'altezza della Mini. Sono i famosi "Hi-Lo".
Le sfere sono inserite nel braccetto superiore in una sede rivestita di un bicchierino in plastica che deve sempre essere immerso nel grasso.
Il braccetto superiore differisce tra Hydro e Dry.
Innanzitutto sulle Hydrolastic la sede della sfera è spostata verso la ruota. Questa differenza fa cambiare l'incidenza dell'elemento ammortizzante.
Inoltre è presente un finecorsa in gomma che agisce verso il telaietto.
Nelle versioni Dry il finecorsa è montato sul telaietto. Al posto del finecorsa in gomma è presente il perno inferiore dell'ammortizzatore.
L'ammortizzatore è ancorato superiormente sulla scocca tramite un supporto.
I punti di fissaggio del supporto superiore sono presenti in entrambi i sistemi di sospensioni. Nelle Hydrolastic sono coperti da dei gommini.
Vediamo ora quali sono le differenze nel gruppo sospensioni posteriori.
La sede dell'elemento Hydrolastic, come all'anteriore, ha quattro flange che permettono il fissaggio tramite rotazione. La versione con coni in gomma ha invece la sede totalmente circolare con una bombatura al centro.
Il tubo di raccordo in gomma delle Hydrolastic si collega con il raccordo a T dove è prevista la valvola di ricarica.
Tra l'elemento Hydrolastic e la sfera che insiste sul braccetto sospensione vi è un tubo di prolunga in metallo.
Nelle versioni con i coni in gomma vi è invece un lungo tronco di cono in alluminio.
- Nelle versioni Dry, quando vengono installati gli "Hi-Lo" il tronco di cono in alluminio viene sostituito da un lungo tubo di metallo.
La sfera in metallo lavora all'interno della sede tramite un bicchierino in plastica che dev'essere sempre immerso nel grasso.
Il braccetto della sospensione ha la sede del perno in posizione ed inclinazione differenti perché come all'anteriore lavoro con una incidenza leggermente differente.
Le differenze continuano con la mancanza del finecorsa in gomma nel lato superiore del braccetto sulle versioni Dry. Anche il foro di fissaggio del finecorsa è mancante. L'insieme degli spessori del cono in gomma e del fine corsa degli ammortizzatori non consentono al braccetto della sospensione di urtare la lamiera sovrastante.
Cambiano la posizione dei tubi freno: il flessibile arriva dal telaietto sul braccetto della Hydrolastic dal lato inferiore per poi raccordarsi con un tubo metallico sul tamburo. Sulle Dry il tubo in gomma arriva dal telaietto dal lato superiore (dove mancano i fori del finecorsa presenti sulle Hydro) ed il successivo tubo in metallo raggiunge il tamburo con percorso e lunghezza differenti.
Differisce anche il leveraggio del cavo del freno a mano. Il quadrante di rinvio del cavo è differente. Sui supporti delle versioni Hydrolastic è piccolo e lievemente spostato rispetto alle versioni Dry.
Le Hydrolastic necessitano di una molla di ritorno mentre le Dry hanno un ammortizzatore per controllare le oscillazioni del braccio posteriore.
Sono entrambe fissate al braccio in corrispondenza del cuscinetto ruota.
Cambia però il fissaggio che è l'elemento più importante di differenza tra i due sistemi. Sulle Hydrolastic il perno è corto, mentre sulle Dry il perno è lungo.
Superiormente il fissaggio sulla scocca presente all'interno del portabagagli è uguale per entrambe.
Come abbiamo visto sono molte le differenze tra i due sistemi.
Normalmente si pensa non siano intercambiabili.
Una eventuale conversione non risulta impossibile, bisogna però effettuare degli adattamenti. Ma questo è un altro argomento.
Testo di: Lorenzo Battaglia
Fotografie: foto 1-2-4-5 minispares.com - foto 2 miniproject2.wordpress.com
Fonti varie